Parliamo di un oggetto misterioso quanto carico di tristezza. Tutti, leggendo “velo nero” ricordiamo la scena della morte di Sirius che scompare “dietro” l’arco di pietra. Ma cosa sappiamo su questo misterioso “oggetto”?
Il Ministero della Magia britannico si trova a Londra e la sua struttura è nascosta al mondo Babbano, essendo situata interamente nel sottosuolo. Possiede dieci piani, ad ognuno dei quali corrisponde una funzione del Ministero e un ente delegato all’esercizio di questa funzione.
Il Ministero della Magia fu fondato nel 1707 (il Primo Ministro della Magia è stato Ulic Gamp), anche se precedentemente, la struttura avrebbe potuto già esistere e ospitare il “vecchio organo politico sostituito”, cioè il Consiglio dei Maghi.
Al nono livello si trova il misterioso Ufficio Misteri (mai nome fu più appropriato).
L’entrata è costituita da una stanza circolare con pavimento e pareti scure, su cui si affacciano una dozzina di porte senza maniglia. Appena una di queste viene chiusa, la stanza inizia a girare, impedendo così di ritrovare la porta precedente. Da una di queste porte si accede alla Stanza della Morte.
Coloro che lavorano nell’Ufficio Misteri sono chiamati Indicibili, in quanto le loro esatte mansioni sono segrete (anche per gli altri dipendenti del Ministero).
La battaglia dentro l’Ufficio Misteri
La battaglia del giugno 1996 comincia proprio in questa Sala. Solo alcune delle stanze vengono mostrate o citate: la Stanza dei Cervelli, la Stanza della Morte, la Stanza dell’Amore, la Stanza dello Spazio, la Sala del Tempo, e la Stanza delle Profezie.
Focalizziamoci sulla cosiddetta Stanza della Morte: questa stanza appare come un anfiteatro, con grossi gradoni di pietra. Nel centro, in fondo, si trova un arco di pietra, a cui sembrerebbe appeso un velo nero (trasparente nel film). Dopo essere stato colpito da un incantesimo di Bellatrix, Sirius trapassa il velo, scomparendo.
Soltanto due continuavano a combattere, a quel che pareva ignari del nuovo arrivo. Harry vide Sirius schivare il fiotto di luce rossa di Bellatrix e deriderla.
“Avanti, puoi fare di meglio!” le gridò, la voce echeggiante nella vastissima sala.
Il secondo getto luminoso lo colpì in pieno petto.
La risata non gli si era ancora spenta sul viso, ma il colpo gli fece sgranare gli occhi.
[…] Sirius parve impiegare un’eternità a toccare terra: il suo corpo si piegò con grazia e cadde all’indietro oltre il velo logoro appeso all’arco.
Harry colse un misto di paura e stupore sul volto sciupato […]
Udì l’urlo di trionfo di Bellatrix Lestrange, ma sapeva che non significava niente… Sirius era solo caduto al di là dell’arco, da un momento all’altro sarebbe ricomparso…
Ma Sirius non ricomparve.
[…]
“Possiamo ancora raggiungerlo…” Harry si divincolò con violenza, ma Lupin non lo lasciò andare…
“Non puoi fare più niente, Harry… niente… se n’è andato”.
Le origini dell’Arco di Pietra
Se Ulic Gamp fu il primo mago a diventare Ministro della Magia nel 1707, appare verosimile che la struttura del Ministero sia stata costruita sui resti di una costruzione molto più antica, in particolare sull’anfiteatro che ospita l’Arco di Pietra… proprio come le nostre città babbane, costruite sopra strati di più antiche città precedenti, andate distrutte nel corso dei secoli per i più svariati motivi.
A questo punto ci chiediamo: chi ha costruito l’Arco di Pietra e perchè è stato costruito?
A primo impatto l’arco sembrerebbe delimitare una “zona” misteriosa più o meno invisibile, attraversata la quale le persone scompaiono senza più ricomparire, trasportate non si sa dove. Cosa faresti se scopriste una cosa così? Ma naturalmente, delimitare in qualche modo questa zona, segnalandola e rendendola riconoscibile per abbassandone la pericolosità.
L’arco rappresenterebbe una sorta di passaggio tra il regno dei vivi e quello dei morti. Che sia opera di un potentissimo mago? Oppure esso ha natura Divina?
La descrizione dell’Arco di Pietra da parte di J.K. Rowling
Quella stanza, illuminata da una luce fioca, era più grande dell’altra e anch’essa rettangolare, però il centro era concavo, e formava una cavità rocciosa profonda poco più di sei metri. Si trovavano sulla fila superiore di una serie di panche di pietra che correvano tutto intorno alle pareti, e scendevano sino in fondo alla cavità, ripide come i gradini di un anfiteatro o dell’aula di tribunale dove Harry dove Harry era stato giudicato dal Wizengamot. Invece di una sedia con le catene, però, al centro si trovava una piattaforma di roccia, sul quale si ergeva un Arco di Pietra, così antico, rovinato, e pieno di crepe che Harry si meravigliò che fosse ancora in piedi. Privo di pareti che lo reggessero, l’Arco era chiuso da una logora tenda nera, una specie di velo che, nonostante l’assoluta immobilità dell’aria fredda tutto intorno, fluttuava come se qualcuno lo avesse appena toccato.
La descrizione si adatta bene sia a un luogo di esecuzione di condanne a morte (altro indizio potrebbe essere la presenza del Wizengamot al decimo piano, un piano sotto l’Arco di Pietra), sia come posto di osservazione per gli indicibili, al fine di chissà quel studio.
Ed ecco che possiamo ora concentrarci sul mistero nel mistero: l’Arco presenta un velo nero (“nonostante l’assoluta immobilità dell’aria fredda tutto intorno, fluttuava come se qualcuno lo avesse appena toccato“) che fluttua sempre e comunque, a prescindere dagli spostamenti d’aria.
La funzione dell’Arco di Pietra
Proprio questa serie di fluttuazioni discontinue farebbero convergere verso l’ipotesi che l’Arco di Pietra altro non sia che un misterioso portale d’ingresso che conduce direttamente Oltre. Come se questi movimenti fossero causati dalle anime dei defunti.
Chi osa (o è costretto) ad attraversare il velo, come Sirius (sigh!), non torna indietro. Ed infatti, rivedremo Sirius solo per mezzo della Pietra della Resurrezione: ancora una volta, un’ombra della sua anima.
[Harry] “aveva la stranissima sensazione che dietro il velo ci fosse qualcuno. Stringendo la bacchetta giro attorno alla piattaforma, ma non c’era nessuno: vide soltanto l’altro lato del logoro velo nero. […]
E quel velo che continuava a incresparsi lo incuriosiva: provava l’impulso sempre più forte di salire sopra la piattaforma e attraversarlo. […] Dall’altra parte del velo provenivano sussurri fiochi, mormorii sommessi. “Che cosa dite?”
“Nessuno ha detto niente!” rispose Hermione avvicinandosi.
“C’è qualcuno che mormora la dentro!” disse Harry. […]
“Li sento anch’io” bisbigliò Luna.Li raggiunse e fissò la stoffa fluttuante. “C’è qualcuno la dentro!”.
“Come sarebbe là dentro?” sbottò Hermione in tono più irritato del necessario, saltando giù dall’ultima panca. “Non c’è nessun ‘dentro’, è solo un arco, non c’è spazio per nessuno. Dai Harry smettila, andiamo via…”.
Lo afferrò per un braccio, ma Harry oppose resistenza.
“Harry siamo venuti qui per Sirius!” esclamò Hermione, con voce acuta, esasperata.
Un altro fatto da non sottovalutare è che, a sentire le voci provenienti al di là del velo, siano Harry e Luna, le stesse persone che riescono a vedere i Thestral (capacità, come sappiamo, appartenente a coloro che hanno avuto a che fare con la morte). Al contrario, Ron e Hermione non solo non vedono i Thestral ma non riescono neppure a sentire i mormorii più lievi “provenienti” dal velo.
Emerge inoltre un effetto ipnotico che i suddetti sussurri e le fluttuazioni del Velo Nero hanno sulle persone vive (quasi come effetto ‘canto delle sirene’ – di Ulisse). Infatti, Hermione provvede al “risveglio di Harry“, richiamando la sua attenzione su Sirius.
L’intervista di JK Rowling
In questa intervista, J.K. Rowling ci spiega perchè alcuni personaggi ascoltano le voci dietro il velo e perchè altri non le sentono.
J.K. Rowling: Tutti quelli che desiderano andare oltre il velo.
Melissa Anelli: Questo è sicuro, ma ci sono diverse cose che come fan, desidererei sapere. Molti fan vedono il velo come una separazione…
JKR: E’ la divisione tra la vita e la morte. Ho cercato di parlare di questo menzionando qualcosa nella Storia dei Tre Fratelli – “separata da lui come un velo“. Non si può tornare indietro se si attraversa il velo, non si può tornare. O non si può tornare in alcuna forma che possa far felice qualsiasi persona.
Ma quando hanno girato le scene del velo, hanno calcato di più il grado di scetticismo o di credenza rispetto a quello che risiede aldilà – Luna, per esempio, è un personaggio scettico. Luna crede fermamente nella vita dopo la morte. E lei li sente parlare o li ascolta molto più chiaramente di quello che sente Harry, perchè questa è la sua idea sulla fede. Harry pensa di poterli sentire; lui crede questo. Ma Harry ha avuto una vita molto condizionata dalla morte e ora possiede una forte e strana curiosità verso la vita dopo la morte. Solo Ron era spaventato, come credo che Ron sarebbe stato – solo lui sa che questo è qualcosa con il quale non vuole niente a che fare. Hermione, super-razionale Hermione. “Non sento niente”. Allora se passa attraverso il velo c’è la morte. E’ morta. Ciò che c’è di buono dall’altro lato, è la domanda.
Anch’io credo nella vita dopo la morte anche se sono piena di dubbi che ci sono sempre stati, ma li hai.
Non ho previsto, anche se avrei dovuto farlo, il grande interesse che la gente avrebbe avuto nell’attraversare il velo. E moltissima gente, incluso Dan [Radcliffe], desiderano attraversare il velo, ma non mi sorprende, dato che gli adolescenti sono molto curiosi.
MA: Dan desidera andare aldilà del velo…
JKR: Si, lo desidera, ma non letteralmente attraverso il velo.
MA: Non attraverso. Ginny, Ginny però può ascoltarle perchè lei è..
JKR: Credo che le ragazze siano più propense a sentirle dei ragazzi. [Ginny e Harry] sono veramente anime gemelle. Credo che lei sia come Harry. Ha una curiosità intellettuale e possiede qualcosa in cui credere. Hermione è totalmente razionale. “Torniamo indietro, allontaniamoci dal velo e facciamo finta di non sentire niente“.
Ipotesi sulla natura del Velo Nero: Lethifold?
Nel libro di Scamander “Gli Animali Fantastici: dove trovarli” c’è la descrizione del Lethifold, nota anche come “Velo Nero”, una creatura tropicale molto pericolosa. “Lethifold” deriva da due radici: lethum, variazione di Letum, che in latino significa “morte”, “annientamento”, “rovina”, e “fold”, che in inglese significa “avvolgere”, forse propria a significare l’aspetto e le modalità di caccia della creatura.
Il Lethifold è un carnivoro: aggredisce animali e umani addormentati, soffocandoli prima di digerirli. Assomiglia ad un mantello nero dello spessore di oltre un centimetro, più spesso se di recente ha ingoiato e digerito una vittima. Si muove scivolando lungo le superfici e si manifesta di notte. E’ proprio un tale nome e la sua forma che ha spinto molti fan a pensare che il velo dell’Arco di Pietra fosse non un pezzo di antica stoffa pregiata, ma proprio un Lethifold.
Si racconta che il primo uomo ricordato a sopravvivere ad un attacco di Lethifold fu Flavius Belby. Belby era in vacanza in Papua Nuova Guinea e riuscì a fuggire dall’essere perché non era veramente addormentato quando questi lo attaccò. Lo respinse con un Incanto Patronus. È impossibile calcolare il numero di vittime di Lethifold perché non lascia indizi della sua presenza.
Insomma il velo nero è solo l’ennesimo mistero celato al nono piano del Ministero. Ed è un ulteriore prova dell’estrema capacità della Rowling di creare atmosfere affascinanti e che incuriosiscono. Il mondo magico non smette mai di stupirci!