Sempre pieno di rabbia e furioso e con baffi all’apparenza trionfali: Vernon Dursley non ha molte caratteristiche positive, anzi. Ecco perché oggi indagheremo su cosa succede nella mente del Babbano probabilmente più detestato dai potterhead, zio Vernon!
Quando si pensa ai cattivi di Harry Potter Voldemort è il primo nome che salta in mente, insieme ai suoi Mangiamorte e all’odiosa Dolores Umbridge. Ma continuando a riflettere, anche lo zio estremamente sgradevole di Harry, Vernon Dursley, dovrebbe essere subito inserito in questa lista (qui abbiamo visto le similitudini tra zio Vernon e Lord Voldemort).
Pieno di pregiudizi, cattiveria e non affatto di mente aperta, è stato la causa principale dell’infelice infanzia di suo nipote. Anche se non ci sono scuse per il suo comportamento verso Harry, andiamo ugualmente a curiosare nel suo cervello e a vedere se qualcosa di interessante viene alla luce…
I trapani occupano molto spazio nella sua testa
Vernon Dursley è presentato come il direttore della Grunnings – una ditta che fabbrica trapani – quindi non sorprende che questi possano essere spesso tra i suoi pensieri. Ad esempio, all’inizio di Harry Potter e la Pietra Filosofale, lo conosciamo alla guida della sua auto verso il suo ufficio intento a pensare al grande ordine di trapani che avrebbe ricevuto quel giorno. Anche nel terzo libro troviamo un avvincente monologo su di loro durante la cena con la zia Marge. Pare proprio che questi attrezzi lo mettano di buon umore.
Beh, a parte quella disastrosa cena. Proprio quella in cui zio Vernon cercava di far bella figura con i coniugi Mason nella speranza di un grosso ordine di trapani. La stessa cena in cui un elfo domestico ha deciso di creare il caos facendo finire una torta sulla sfortunata signora Mason! Ma a parte questo piccolo incidente, è indiscutibile che i trapani siano una delle cose preferite di zio Vernon.
Ha una famiglia meravigliosamente e perfettamente normale
Se c’è una cosa che rende davvero orgoglioso zio Vernon è la normalità. La sua casa è pulita e quadrata, la sua carriera lineare e la sua famiglia perfettamente adattata alle sue vedute ristrette. Come si dice, la mela non cade lontano dall’albero e Dudley, con i suoi modi esuberanti, violenti e da bullo, ne è l’esempio perfetto! Infine, Petunia è la partner ideale con la quale condivide la stessa convinzione nell’importanza di mantenere le apparenze. Sua sorella Marge era altrettanto (se non di più) piena di pregiuzi.
In breve, tutti i Dursley sono un orribile riflesso di Vernon e della sua visione del mondo. Molto probabilmente prova un grande piacere nel pensare sempre a nuovi modi per mettersi in mostra, come l’ingresso pomposo di Dudley alla Smeltings, una scuola d’élite con la sua elegante uniforme e una politica disciplinare alquanto obsoleta, oppure assicurandosi che tutti i vicini sapessero e della sua nuova lussuosissima auto aziendale. Il piano della sua vita è assolutamente perfetto e ben strutturato, ma c’è stata una sola piccola falla: l’arrivo di un nipote indesiderato che avrebbe potuto rovinare tutto.
Odia qualsiasi cosa sia anormale… compreso Harry
Come già accennato in precedenza, a zio Vernon non piace nulla che si trovi al di fuori dei minuscoli confini di ciò che considera normale. È così testardo e fissato delle sue convinzioni che qualsiasi cosa diversa deve essere temuta, giudicata ed evitata a tutti i costi. Il terribile modo in cui tratta Harry e la magia stessa ne sono un chiaro esempio.
Nella mente di Vernon, Harry è una minaccia per la sua vita perfettamente ordinata e perciò deve essere nascosto. Come per qualsiasi pregiudizio, la sua paura deriva da una mancanza di comprensione: la magia è qualcosa che non riconosce nella sua vita, quindi deve essere giustamente qualcosa di immorale.
E questa paura si è trasformata in odio e rabbia nei confronti del povero Harry in varie forme. Gli ha urlato ripetutamente, lo ha sminuito, come quando il nipote ha cercato di parlare del suo sogno di una moto volante, lo ha spesso chiuso nella sua stanza come punizione, non l’ha quasi mai portato nelle escursioni di famiglia, non lo ha affatto protetto dagli insulti della sua orribile sorella e ha cercato di nascondergli la sua vera natura. Per una persona che cerca di fingere che la magia non esista, Vernon Dursley ha invece passato molto tempo a preoccuparsene.
E infine, i suoi baffi… probabilmente!
« Questo è troppo » disse zio Vernon cercando di parlare con calma e al tempo stesso strappandosi a ciuffi i folti baffi. « Vi voglio qui tra cinque minuti, pronti a partire. Ce ne andiamo. Prendete solo qualche abito. Niente discussioni ».
Harry Potter e la Pietra Filosofale, Capitolo 3
Aveva un’aria così minacciosa, con i baffi che gli mancavano per metà, che nessuno osò contraddirlo. Dieci minuti dopo, si erano aperti un varco strappando le assi inchiodate sulle porte ed erano saliti in macchina, dirigendosi a tutta velocità verso l’autostrada.
Infine, zio Vernon è noto per i suoi baffi piuttosto grandi e folti. Questi sono così prominenti da sembrare quasi un personaggio a sé stante, grazie alla loro presenza scenica, tanto in momenti tranquilli che in momenti in cui è preso dall’ira. Comprensibilmente, un paio di baffi come quelli hanno bisogno di manutenzione e, visto come Vernon Dursley ama mantenere tutto in ordine, immaginiamo che dedichi un bel po’ di tempo alla toelettatura dei suoi baffi, tranne quando se li è strappati a ciuffi per il nervoso, ricordate?
Se la famiglia Dursley vi incuriosisce, qui parliamo della storia di Vernon e Petunia, mentre qui di una teoria sulla loro cattiveria. E secondo voi, cos’altro c’è nella mente di zio Vernon? Fatecelo sapere nei commenti!
Fonte: Wizarding World