Vi avevamo già parlato qui di un nostro collega con la passione per Harry Potter, i LEGO e la fotografia.
PotterBrick unisce set e minifigures originali con altri creati da lui e li immortala nelle sue foto.
Ecco alcune delle nostre preferite:
«Che cos’è?» Harry raccolse da terra lo scintillante tessuto argenteo. Era stranissimo al tatto, come fosse tessuto con l’acqua. «È il mantello che rende invisibili» disse Ron, e sul volto gli si era dipinto un timore reverenziale. «Ne sono sicuro… provalo!» Harry se lo gettò sulle spalle e Ron diede un grido. «È come dico io! Guarda giù!» Harry si guardò i piedi, ma quelli erano spariti. Corse allo specchio. Non c’erano dubbi: l’immagine che gli rimandò lo specchio era fatta soltanto di una testa sospesa a mezz’aria sopra un corpo completamente invisibile. Si tirò il mantello sulla testa e l’immagine scomparve del tutto.
Piton scrutò per un attimo Silente, e incisi nei suoi duri lineamenti c’erano disgusto e odio. «Severus… ti prego…» Piton levò la bacchetta e la puntò contro Silente. «Avada Kedavra!» Uno zampillo di luce verde schizzò dalla punta della bacchetta di Piton e colpì Silente in pieno petto
Ci si prepara per il torneo tremaghi
La professoressa Sprite sta per cominciare la lezione di erbologia
«EXPECTO PATRONUM!»
Dalla punta della sua bacchetta affiorò la cerva d’argento: atterrò sul pavimento dell’ufficio, fece un balzo e si tuffò fuori dalla finestra. Silente la guardò volar via e quando il suo bagliore argenteo svanì si rivolse a Piton, con gli occhi pieni di lacrime. «Dopo tutto questo tempo?» «Sempre» rispose Piton.
«Niente posta, la domenica» ricordò Vernon agli altri tutto contento, spalmando il giornale di marmellata d’arancia. «Oggi niente maledettissime lettere…» Mentre pronunciava queste parole, qualcosa piovve con un fruscio giù per la cappa del camino e lo colpì sulla nuca. Un attimo dopo, trenta o quaranta lettere piombarono giù come una gragnuola di proiettili.
La partita di Quidditch tra Grifondoro e Serpeverde sta per cominciare!
Hagrid era pronto accanto alla moto, gli occhialoni sul naso. «È questa? La moto di Sirius?» «Proprio lei» rispose Hagrid con un gran sorriso. «L’ultima volta che ci sei salito, Harry, mi ci stavi in una mano!»
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