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La dura verità sul Veritaserum

29 Novembre 2017 nico-dido 3 min read

La dura verità sul Veritaserum

29 Novembre 2017 Albus 3 min read

Vi siete mai chiesti perché il Veritaserum non viene usato nei processi giudiziari dei maghi?

Dopotutto, non usare una pozione capace di far emergere facilmente la verità sembrerebbe quantomeno controproducente.

Come dice il professor Piton, l’uso del Veritaserum “è regolato da severissime disposizioni del Ministero”. Ma allora perché Piton ne ha scorte abbondanti nel suo magazzino? Non indaghiamo su questo. Dal modo in cui il Veritaserum viene descritto, una pozione somministrata per via orale capace di far raccontare i segreti più intimi di chiunque, vien da chiedersi perché il Ministero della Magia non la usi nei suoi processi giudiziari contro i Maghi Oscuri.

Come la stessa J.K. Rowling affermò nel suo vecchio sito, il Veritaserum non è quasi mai utilizzato nei processi contro i criminali perché “funziona meglio su quelli che non sanno di assumere la pozione, sui maghi deboli e su quelli incapaci a contrastarne gli effetti”. Un esempio di ciò è Barty Crouch Jr. alla fine del Calice di Fuoco. Tuttavia, Alastor Moody era sempre pronto a usarla per capire se un Mangiamorte si stava fingendo Harry nell’Ordine della Fenice.

Anche se alcuni maghi piuttosto abili, come ad esempio Lumacorno, sarebbero in grado di difendersi dagli effetti della pozione, penso che il Ministero sarebbe capace di rendere questi soggetti più vulnerabili, per far sì che il Veritaserum faccia effetto.

I limiti del Veritaserum

Tuttavia, si è visto nei libri come questa pozione produca ogni tanto dei falsi positivi. Ne è la prova il caso di Orfin Gaunt, la cui sua memoria fu modificata da Tom Riddle Jr. I ricordi di qualcuno non sono così facilmente modificabili nel mondo babbano, ma sono comunque inaffidabili e malleabili. Non siamo esseri meccanici che salvano, immagazzinano e caricano ricordi. Le nostre memorie sono influenzate dalle emozioni, e non possiamo mai essere totalmente sicuri di ciò che ci ricordiamo. La memoria umana è così misteriosa e complessa perfino ai maghi, tanto che il Ministero ha una stanza interamente dedicata allo studio del cervello nell’Ufficio Misteri.

Lo scarso uso del Veritaserum da parte del Ministero nei processi giudiziari potrebbe indicare che esso è consapevole dei suoi limiti. La Rowling usa questa pozione nella saga per creare i corrispettivi magici delle macchine della verità. Queste ultime sono tanto inaffidabili quanto il siero stesso. Penso che nel tempo il Ministero sia diventato più consapevole della sua inaffidabilità, e ciò spiega perché viene usato così poco nei libri.

Basandoci sui temi discussi in questo articolo, dove dovremmo tracciare la linea che divide un uso eticamente corretto del Veritaserum e altre tecniche più invasive sulla memoria altrui, come ad esempio la Legilimanzia? I sospetti criminali perderebbero diritto alla loro privacy? Il Ministero avrebbe il diritto di invadere la privacy delle persone per il “bene superiore”? Analogamente, nel mondo babbano, i governi avrebbero il diritto di violare la privacy dei cittadini in nome della sicurezza nazionale? Nel Prigioniero di Azkaban, Harry afferma “Per… Per certe cose…” quando Lupin gli chiede se pensa che qualcuno si possa meritare un bacio da un dissennatore. L’idea di Harry è applicabile all’invasione delle menti, dei ricordi altrui, e per estensione della loro privacy?

Che ne pensate voi? Scrivetecelo nei commenti!

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Albus
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La felicità la si può trovare anche negli attimi più tenebrosi, se solo uno si ricorda... di accendere la luce.

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