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Una leggenda sarda ricorda la storia dei tre fratelli

21 Febbraio 2025 eleo-manc 3 min read

Una leggenda sarda ricorda la storia dei tre fratelli

21 Febbraio 2025 Priscilla 3 min read

Sapete che un’antica leggenda sarda ricorda La storia dei tre fratelli contenuta ne Le fiabe di Beda il Bardo? Scoprite di più nell’articolo!

Ogni Regione italiana ha le sue leggende che hanno spesso radici antichissime. Quella che vi raccontiamo oggi è ambientata in Sardegna. A tramandarla è Grazia Deledda nel libro Fiabe e Leggende sarde. L’autrice nuorese è la prima e, ad oggi, unica donna italiana ad aver ricevuto il Premio Nobel per la Letteratura che le è stato assegnato «per la sua potenza di scrittrice, sostenuta da un alto ideale, che ritrae in forme plastiche la vita quale è nella sua appartata isola natale e che con profondità e con calore tratta problemi di generale interesse umano».

Grazia Deledda riporta una leggenda che ha raccolto a Nurri, un comune nella provincia del Sud Sardegna, da una studiosa di costumi e tradizioni sarde di nome Maria Manca. Il titolo è La leggenda dei tre fratelli e, come potrete notare voi stessi, è molto simile alla quasi omonima storia raccontata ne Le fiabe di Beda il Bardo (per un approfondimento sull’importanza de La storia dei tre fratelli nella saga cliccate qua).

Grazia Deledda

La leggenda racconta che nei monti che circondano Nurri, precisamente nel monte chiamato Pala Perdixi o Corongius, c’è un’ampia grotta spesso usata dai contadini o dai pastori per riposare. Un giorno tre fratelli entrarono n questa grotta per riposarsi dopo la raccolta delle olive e, mentre mangiavano, videro entrare tre donne che si fermarono dubbiose all’ingressi. I tre fratelli, che erano buoni d’animo, le invitarono a prendere parte alla cena e raccontarono loro di essere molto poveri e di voler migliorare le proprie condizioni.

Le tre donne, che erano in realtà streghe, o forse fate, diedero un dono a ciascun fratello. A uno venne data una tovaglia capace di creare ogni ben di dio se sbattuta tre volte. Il secondo ricevette un portafoglio in grado di generare denaro a volontà. Il terzo ebbe un piffero che faceva ballare chiunque udisse il suo suono. I tre fratelli smisero, dunque, di lavorare e decisero di viaggiare per l’isola in cerca di avventure. Dappertutto lasciavano tracce di beneficenza e generosità. Attirarono, così, l’attenzione di un potente prete che gli intimò di smettere di usare i loro talismani, pena la scomunica e il carcere.

I tre, nonostante ciò, continuano a far uso dei doni che erano invisibili a tutti meni che a loro. Ma presto furono catturati e messi a processo e condannati a morte. Prima dell’esecuzione della condanna, tuttavia, chiesero una grazia per uno. Il primo chiese di offrire un pranzo a tutti i presenti, compresi i giudici. Il secondo chiese di poter distribuire del denaro a tutti e il terzo volle suo piffero. Nel trambusto generato dalla folla e dai giudizi sazi, felici e danzanti i tre fratelli se la svignarono portandosi dietro i doni delle fate.

Nurri leggenda sarda

Non si può negare la somiglianza di questa fiaba con La storia dei tre fratelli. A partire dal titolo, passando per i protagonisti e arrivando al fatto che in entrambe le storie i tre fratelli ricevono dei doni che si riveleranno croce e delizia. Tuttavia, possiamo notare che le narrazioni hanno tematiche di fondo molto differenti. La storia dei tre fratelli è una parabola che tratta il tema della morte. Invece, la fiaba sarda è un racconto con un risvolto senza dubbio comico.


Siamo davvero curiosi di sapere se conoscevate questa leggenda sarda e se avevate notato la somiglianza con la fiaba di J.K. Rowling.

Fatecelo sapere con un commento!

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Priscilla
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