Harry Potter and the Cursed Child è stato nominato al più prestigioso premio per il teatro: i Tony awards. Con la bellezza di 10 nomination e il debutto a Browadway il mese scorso, la Maledizione dell’Erede conquista l’America.
Dopo aver vinto tutto quanto agli Olivier Awards l’anno scorso (che, ricordiamo, essere il più prestigioso riconoscimento teatrale inglese), TCC si fa amare anche dal popolo statunitense: dopo il suo debutto a Broadway lo scorso marzo, lo spettacolo co-scritto dalla Rowling, Jack Thorne e John Tiffany innamora il popolo a stelle e strisce al punto di ricevere ben dieci nomination ai Tony Awards, il complementare americano degli Olivier.
La Maledizione dell’Erede concorre in queste categorie principali:
Miglior opera teatrale, Miglior attore protagonista in un’opera teatrale (Jamie Parker – Harry), Miglior attore e attrice non protagonista in un’opera teatrale (Anthony Boyle – Scorpius Malfoy e Noma Dumezweni -Hermione) e Miglior regia (John Tiffany).
Altre nomination spettano alla produzione, che sappiamo essere il punto forte dell’intero spettacolo: Katrina Lindsay per i Migliori costumi, Christine Jones per la Migliore scenografia, Neil Austin per le Migliori luci, Steven Hoggett per la Miglior coreografia e Gareth Fry per la Miglior colonna sonora.
Oltre ai Tony, The Cursed Child si è assicurato altre dieci nomination agli Outer Critics Circle Award, otto ai Drama Desk Award e tre ai Drama League award. Facendo un po’ le somme, tutte queste nomination rendono la Maledizione dell’Erede l’opera teatrale con più candidature dell’intera stagione a Broadway.
Tornando al suo paese d’origine, il Regno Unito, l’opera si è guadagnata non meno di 24 importanti premi, incluso il record di nove Olivier Awards. E scusate se è poco.
I produttori dello spettacolo Sonia Friedman e Colin Callender commentano così l’annuncio dei Tony Awards:
“Siamo entusiasti del fatto che l’opera, il nostro incredibile team e gli attori abbiano ricevuto un riconoscimento come le nomination ai Tony Awards. Questa produzione è una magnifica esperienza di collaborazione tra le parzi sin dal principio, e queste candidature riflettono la creatività straordinaria di tutti coloro che hanno lavorato nella produzione di questo spettacolo, sia sul palco, sia dietro le quinte.”
Sebbene l’opera non sia stata apprezzata dal pubblico italiano (sicuramente a causa del fatto che nel nostro Paese è arrivata esclusivamente nella sua forma più scarna e debole: lo script), non si può dire che in tutto il resto del mondo sia d’accordo con l’Italia: La Maledizione dell’Erede ha ricevuto solo che applausi e inchini dalla critica di tutto il mondo, è partito dalla piovosa e affascinante Londra, è approdato a New York e ci sono tutte le carte in regola per portare lo spettacolo anche nella lontana Australia nel 2019. E questo è solo l’inizio.
E voi cosa ne pensate di questo enorme successo? Scrivetecelo nei commenti!
Noi abbiamo recensito l’opera proprio QUI e QUI.
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