La posizione di J.K. Rowling è da ormai un paio d’anni controversa, soprattutto a causa delle sue affermazioni – da alcuni ritenute estreme – sulle persone transessuali e sull’identità di genere. Oggi, Ralph Fiennes la difende dagli “abusi verbali” che a sua detta la Rowling subisce sin dalle sue prime dichiarazioni, definendoli “disgustosi”.
Dopo anni di tensioni tra J.K. Rowling e l’opinione pubblica, Ralph Fiennes ha riaperto l’argomento parlando non solo della capacità della scrittrice di creare un mondo fondato sulla morale e sulla crescita personale, ma anche e soprattutto sugli “abusi verbali”, così definiti da lui, “disgustosi” che la scrittrice subisce da diverso tempo.
Le tensioni tra J.K. Rowling e il grande pubblico risalgono ormai a circa due anni fa, quando la scrittrice difese Maya Forstater, licenziata per un post controverso su Twitter sulle persone transessuali, e successivamente puntualizzò la sua posizione sui social, basata sulla corrispondenza tra sesso e genere.
Ciò è costato a J.K. Rowling l’appellativo di “Feminazi”, e addirittura “TERF” (Trans-exclusionary radical feminism) e “Strega”, e lo schieramento contro le sue posizioni da parte di alcuni membri del cast e personaggi dello spettacolo.
Le dichiarazioni di J.K. Rowling
Sono ormai ben note le motivazioni che hanno spinto l’opinione pubblica ad accanirsi nei confronti di J.K. Rowling da ormai due anni. Ciò che riaccese una situazione già calda fu il commento della scrittrice su un post della Devex, che parlava di “persone con le mestruazioni”. La Rowling rispose ironicamente: “Sono sicura che c’era una parola per quelle persone. Qualcuno mi aiuti”.
Da qui in poi le dichiarazioni della Rowling sono cresciute esponenzialmente.
“Se il sesso non è reale, non c’è attrazione per lo stesso sesso. Se il sesso non è reale, la realtà vissuta delle donne a livello globale viene cancellata. Conosco e amo le persone trans, ma cancellare il concetto di sesso rimuove la capacità di molti di discutere in modo significativo delle loro vite. Non è odio dire la verità”
L’associazione LGBT+ GLAAD ha risposto alle affermazioni di J.K. Rowling sostenendo che quest’ultima, nonostante sia la creatrice di un mondo magico che dovrebbe essere indirizzato a chiunque, non fa altro che allinearsi “a un’ideologia che distorce volontariamente i fatti sull’identità di genere”. E ha proseguito poi con: “Cercate una lettura estiva? L’autore di Percy Jackson, Rick Riordan, non è transfobico”.
In più, la Rowling ha ricevuto diverse minacce, fino addirittura alla diffusione del suo indirizzo privato di casa sul web.
La risposta di Ralph Fiennes
In occasione di un’intervista per il New York Times, Ralph Fiennes – volto di Lord Voldemort in Harry Potter nonché noto attore britannico – ha affermato che gli abusi verbali che la Rowling subisce da anni sono disgustosi e ingiustificabili, sottolineando soprattutto l’importanza e la bellezza dell’opera di Harry Potter:
J.K. Rowling ha scritto questi libri straordinari sull’emancipazione, su giovani ragazzi che si scoprono come esseri umani. Si tratta del modo in cui si diventa esseri umani migliori, più forti, più centrati moralmente. L’abuso verbale verso di lei è disgustoso, è spaventoso
Soprattutto, Fiennes si scaglia contro coloro che definiscono J.K. Rowling “fascista” e “di destra”, affermando:
Voglio dire, posso capire un punto di vista che potrebbe essere arrabbiato per ciò che lei dice sulle donne. Ma lei non è oscena o fascista di estrema destra. È solo una donna che dice “Sono una donna e mi sento una donna e voglio poter dire che sono una donna”. E io capisco da dove arriva. Anche se non sono una donna.
La risposta del cast di Harry Potter e di Stephen King
È cosa nota che Stephen King, autore di alcuni must della letteratura horror, abbia sempre avuto un’affinità con l’opera di Harry Potter, affermando che “La saga sopravviverà nei secoli”. Tuttavia, sembra che i rapporti tra lui e J.K. Rowling si siano inaspriti proprio da quando quest’ultima ha iniziato un dibattito con il pubblico riguardo le questioni di genere.
Una fan gli ha chiesto cosa ne pensasse della questione e la sua risposta è stata semplice e lineare: “Trans women are women”.
Il cast di Harry Potter si è poi espresso a riguardo, citando o meno la Rowling stessa.
Emma Watson
Le persone trans sono ciò che dicono di essere e meritano di vivere senza essere messe continuamente in discussione o sentirsi dire che non sono ciò che dicono di essere. Voglio che i miei follower trans sappiano che io e molte altre persone in tutto il mondo vi consideriamo, vi rispettiamo e vi amiamo per quello che siete
Bonnie Wright
Se Harry Potter è stato per voi fonte di amore e senso di appartenenza, allora quell’amore è infinito e da accogliere senza giudizi né discussioni. Le donne trans sono donne. Vi vedo e vi voglio bene, Bonnie.
Eddie Redmayne
Come qualcuno che ha lavorato con entrambi, J.K. Rowling e membri della comunità trans, volevo chiarire chiaramente da che parte mi trovo. Non sono d’accordo con i commenti di Joanne. Le donne trans sono donne, gli uomini trans sono uomini e le identità non binarie sono valide. Non vorrei mai parlare a nome della comunità, ma so che i miei cari amici e colleghi transgender sono stanchi di questo costante interrogatorio sulla loro identità, che troppo spesso provoca violenza e abusi. Vogliono semplicemente vivere la propria vita in pace, ed è tempo di lasciarglielo fare.
La posizione di J.K. Rowling sembra estremamente controversa e in grado di provocare reazioni di diverso genere in chiunque vi si imbatta. Ciò che è importante, tuttavia, è ricordarsi sempre gli insegnamenti che la “mamma” di Harry Potter ha saputo impartirci attraverso la sua opera; un’opera basata sul bene, sull’amore per il prossimo e sulla fratellanza.