Negli ultimi giorni la stampa inglese ha paragonato il principe Harry d’Inghilterra e il maghetto Harry Potter, e il motivo sembrerebbe non c’entrare con il fatto che portano lo stesso nome!
A parte che il principe è rosso di capelli come un Weasley, possiamo certamente affermare che si tratta dei due Harry più famosi d’Inghilterra. Hanno inoltre in comune il fatto che, dopo essere stati esportati negli Stati Uniti, hanno subìto modifiche nel loro “titolo”.
Vi ricorderete che Harry Potter and the Philosopher’s Stone si trasforma, in America, in Harry Potter and the Sorcerer’s Stone. Il motivo è molto semplice e, se volessimo essere cattivi, citeremmo lo scarso livello di cultura del popolo americano; ma siamo buoni, non lo citiamo e vi rimandiamo a questo articolo per i chiarimenti.
Anche il principe Harry ha, a sua volta, subìto una trasformazione. Conosciuto, finché era in Inghilterra, come Harry, duca di Sussex, ora che è negli Stati Uniti è conosciuto unicamente come Harry e-Meghan…
Tralasciando le battute (che poi tanto battute non sono), scopriamo ora il vero motivo per cui la stampa inglese paragona i due Harry.
Spare, l’autobiografia del principe Harry
Sapevate che è in arrivo un’autobiografia del principe Harry? Sarà pubblicata dalla Penguin Random House il 10 gennaio e sarà intitolata Spare.
Il titolo sembra riferirsi alla frase the heir and the spare. L’erede e il sostituto è un modo decisamente poco gentile per identificare il primogenito e il secondogenito di una famiglia aristocratica inglese. In parole povere, il primo figlio è quello utile, il secondo serve perché prenda il posto del primo se a questo dovesse malauguratamente succedere qualcosa.
Chiarissimo, dunque, il messaggio che Harry vuole lanciare con questo titolo, soprattutto nei confronti del (perfetto) fratello William. Sembra che il principe Harry non si sia risparmiato nell’onestà con cui ha raccontato la sua vita, i suoi sentimenti e i suoi pensieri, facendo, inevitabilmente, della famiglia reale un bersaglio.
Strategia anti-spoiler
Prevedibilmente, un libro così avrà la stessa risonanza mediatica che ha avuto quello pubblicato da Andrew Morton nel 1992 sulla principessa Diana. Diana: Her True Story racconta la storia della principessa dal suo punto di vista, una storia scritta – è stato in seguito confermato – proprio grazie alla sua segreta testimonianza.
Questo evento letterario firmato Harry e-Meghan… ehm, volevo dire Prince Harry, ha avuto tuttavia un altro precedente storico: nientepopodimeno che il nostro Harry Potter! Come riporta The Times, la casa editrice non ha badato a spese per proteggere il libro dalla diffusione non autorizzata di estratti o informazioni riguardanti la trama.
Le misure di sicurezza intensive che circondano la pubblicazione di Spare sono state paragonate a quelle impiegate prima della pubblicazione dei libri di J.K. Rowling. La Bloomsbury spese milioni di sterline per evitare che trapelassero estratti della saga fantasy più venduta della storia. Inoltre, un grande lavoro logistico fu svolto perché le copie arrivassero in tutte le librerie precisamente a mezzanotte del giorno di uscita.
La stessa strategia anti-spoiler è stata adottata per l’autobiografia del principe, il cui arrivo nelle librerie è programmato per la mezzanotte del 10 gennaio. Nell’ora successiva le copie verranno esposte sugli scaffali e all’apertura i poveri commessi saranno preparati all’assalto.
Container attrezzati con allarmi, guardie e campion per le consegne dotati di sistemi di localizzazione satellitare: tutto questo attende Spare così come per anni ha atteso i libri della saga di Harry Potter.
E voi state aspettando come milioni di inglesi l’uscita di questa “bomba” letteraria? Eravate a conoscenza delle misure messe in atto per proteggere il libro? Vi aspettiamo nei commenti!
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