Chi lo dice che Tom Riddle sia l’unico ad avere diritto ad un bellissimo e magico diario? Non ci meritiamo forse anche noi di scrivere i nostri pensieri sulle pagine bianche di un prestigioso volume? Detto fatto: Paperblank ha pensato ai diari che fanno per noi!

Quanti tra noi hanno posseduto nella vita almeno un diario in cui scrivevano i propri pensieri e segreti? Probabilmente tutti. Da bambini era molto comune avere uno o più diari segreti, magari addirittura chiusi con chiave e lucchettino, su cui riportare in maniera più o meno sgrammaticata l’andamento delle nostre giornate. Per tanti di noi probabilmente è stato addirittura un compito scolastico, magari per le vacanze estive.

Scrivere un diario è in effetti una bellissima abitudine che ci aiuta in molti modi. Prima di tutto è utile nel migliorare la nostra capacità di esprimerci con la parola scritta: più si scrive più si impara a scrivere. Inoltre raccogliere i propri pensieri in maniera ordinata alla fine di ogni giornata, o comunque periodicamente, è senza dubbio un esercizio terapeutico che ci può aiutare a riordinare le idee, ad avere una visione più chiara di qual che ci accade e di cosa ne pensiamo.

Purtroppo, crescendo, succede spesso che perdiamo l’abitudine di tenere un diario. I nostri pensieri rimangono così sospesi nell’aria senza essere raccolti su carta e inchiostro. Forse ci diciamo che non abbiamo tempo o che a fine giornata siamo troppo stanchi o magari non abbiamo un supporto abbastanza… invitante. No, non ci serve un diario-horcrux che ci streghi e ci intrappoli come è successo con Ginny e il diario di Tom Riddle. Ci bastano dei diari talmente belli da non poter resistere allo scriverci sopra!

Ed ecco dunque che Paperblanks viene in nostro aiuto con una meravigliosa collezione di diari a tema Hogwarts. I volumi tra cui scegliere sono cinque: uno per ogni casa e uno per chi preferisce non scegliere. E sono tutti semplicemente magnifici.

La copertina è rigida e sembra proprio quella di un antico volume, rendendo questi diari perfetti anche per essere tenuti nella libreria di fianco ai nostri libri preferiti. Anche il formato è simile a quello di un libro: 144 pagine per 12cm di larghezza e 18cm di altezza con uno spessore complessivo di 18mm. Quindi il volume non risulta né troppo piccolo da risultare disomogeneo quando allineato sullo scaffale né troppo grande da non poter essere portato in borsa.

L’interno è personalizzabile: a righe per chi vuole scrivere dritto e ordinato e a pagine bianche per chi preferisce andare a mano libera. Un delicato stemma inoltre decora l’angolo di ogni pagina interna. Una comoda fascia elastica tiene il diario chiuso quando viene portato in borsa e un segnalibro a nastro permette di non perdere mai il segno.

La rilegatura è realizzata con filo Smyth, una tecnica resistente e flessibile. Nella rilegatura classica, la cucitura delle segnature (insieme di fogli piegati in ottavi, sedicesimi o trentaduesimi) è alla base di un libro ben fatto. Questi diari, grazie a questa caratteristica, non perderanno mai una pagina come può succedere invece con le rilegature semplicemente incollate. Inoltre queste rilegature sono realizzate con materiale 100% riciclato.

La carta ha una grammatura di 120g/mq, questo vuol dire che le pagine sono resistenti e consistenti e che non rischiano di far intravedere l’inchiostro tra una facciata e l’altra. Inoltre è una carta priva di acidi e fabbricata con fibre provenienti da foreste gestite in maniera sostenibile, infatti è certificata FSC.

Insomma, questi diari sono davvero perfetti per custodire i pensieri del più esigente tra i potterhead e se pensate di non essere proprio dei tipi da scrittura… perché non pensare ad un bellissimo regalo di Natale? Dicembre è alle porte e i pacchetti a tema potteriano sotto l’albero non sono mai abbastanza!

Cosa dire per concludere? Con dei diari così non ci potrà mai mancare la voglia di scrivere! Se però il diario dovesse iniziare a risponderci ricordiamo le parole del saggio Arthur Weasley: Non ti fidare mai di niente che pensi da solo se non riesci a capire dove ha il cervello.