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Film di Harry Potter: i promossi e i bocciati (Parte 1)

3 Febbraio 2022 anna-brus 4 min read
film di harry potter: i promossi e i bocciati

Film di Harry Potter: i promossi e i bocciati (Parte 1)

3 Febbraio 2022 Hermione 4 min read

Se siete lettori accaniti e non volete abbandonare queste vesti per giudicare esclusivamente i film (come film), non continuate nella lettura. Se invece siete disposti ad abbracciare il punto di vista dello spettatore, potete continuare nella lettura. A prescindere dai libri, quali sarebbero i promossi e i bocciati tra gli otto film della saga?

Non prendiamoci in giro: in quanto Potterhead siamo molto esigenti anche quando si parla dei film. Tuttavia lo spirito dell’articolo è riflettere ed esprimere un giudizio su ciascun film, valutandolo come prodotto a  stante e non necessariamente collegato al corrispondente libro.

Infatti non seguire pedissequamente tutto ciò che è scritto nel libro, non è necessariamente un voto a sfavore per una sceneggiatura non originale. Anzi, tutto dipende da come la trama in questione viene alterata: alcuni libri sono semplicemente poco adatti ad essere trasposti, per questo vengono storpiati, nella trama, dagli sceneggiatori; altri invece sono ottimi da rendere al livello cinematografico, per cui seguire la trama è una strada sicura e priva di pericoli.

Tuttavia, in generale, esprimere un giudizio su un qualsivoglia argomento, presuppone un coinvolgimento personale e soggettivo. Per questo motivo, precisiamo che le idee espresse in questo articolo non vogliono in alcun modo imporre un pensiero unico.

Harry Potter e la Pietra Filosofale – Chris Columbus (2001)

Sembra che sia universalmente riconosciuto che, se si attiene al libro, lo sceneggiatore non sbaglia. Se invece inventa, deve essere molto bravo a far quadrare le cose. Questo è il banale motivo per cui possiamo dire che il primo film della saga è bello e popolare. Il primo libro risulta “perfetto” per una trasposizione cinematografica: talmente perfetto che gli sceneggiatori non hanno dovuto aggiungere quasi niente e tutto è praticamente a posto così.

Pertanto la prima trasposizione della saga, per la regia di Chris Columbus, nonostante costituisca un prodotto ancora “acerbo“, senza la grandiosità tecnica e visiva dei sequel, ha comunque il grande merito di aver posto le basi degli eventi che sarebbero seguiti e dell’enorme successo della saga cinematografica.

Dopotutto è proprio a questo regista che dobbiamo la scelta di un incredibile cast nonché la materializzazione su pellicola del magico mondo di zia Jo. Per quanto riguarda gli effetti speciali non c’è quasi nulla da dire, anche considerando che che è un film del 2001!

PROMOSSO

Primo film

Harry Potter e la Camera dei Segreti – Chris Columbus (2002)

Considerando il “livello di trasposizione“, fondamentalmente, anche per il secondo film si può fare un discorso analogo al primo, ma con qualcosa in più. Quello diretto da Chris Columbus, con i suoi 161 minuti (2 ore e 41) è il film più lungo della saga: questo lo rende estremamente fedele alla trama del romanzo, un po’ lento in alcune parti ma anche più avvincente del primo film.

Dal momento che il libro è più cupo rispetto al primo, anche il film lo è. Harry Potter e la Pietra Filosofale, in fin dei conti, è (quasi) un film per bambini, con una trama molto “leggera” sotto un certo punto di vista. Nel secondo film, invece, il peso degli eventi si fa più sentire e pertanto la pellicola rappresenta un film di transizione, che serve per passare dagli esordi a una fase più matura del racconto.

Il secondo film della saga rimane comunque un film piacevole, ricco di sequenze che hanno fatto la storia del franchise: dal viaggio a bordo della Ford Anglia Volante, all’arrivo delle fenice Fanny nella Camera dei segreti, all’incontro con personaggi “mostruosi” come il Basilisco e Aragog, fino alla liberazione dell’elfo domestico Dobby. E proprio Dobby rappresenta uno dei personaggi meglio riusciti della serie: un mix di divertimento, tenerezza e fastidio portato in vita dalla computer grafica.

PROMOSSO

Secondo film

Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban – Alfonso Cuarón (2004)

Ottimo franchise in mano a futuro premio Oscar, uguale miglior film della saga (a mio avviso): Alfonso Cuarón segna la direzione creativa per il futuro, concentrandosi sulla visione di Harry e sulla profondità dei personaggi.

L’atmosfera cupa, la vegetazione rigogliosa e il Platano Picchiatore che segna il susseguirsi delle stagioni rendono il film quasi un dipinto vivente. La pellicola costituisce, quindi, un piccolo capolavoro, sia a livello visivo sia di sceneggiatura.

lnoltre il regista si differenza dalle scenografie dai precedenti film, realizzando un radicale cambio nella “organizzazione geografica” di Hogwarts. Il film è pieno di scene memorabili che rendono Harry Potter un prodotto da Cinema: la zia Marge che si gonfia come un palloncino, il viaggio sul Nottetempo, il terrificante incontro con i Dissennatori sull’Hogwarts Express, il volo di Harry su Fierobecco e, ovviamente, l’evocazione dell’Incanto Patronus (uno degli incantesimi più complessi dell’intero mondo magico).

PROMOSSO (CON LODE)

Terzo film

Harry Potter e il Calice di Fuoco – Mike Newell (2005)

C’è una questione che dovrebbe mettere d’accordo tutti: è difficile adattare a sceneggiatura cinematografica i libri molto lunghi. In un modo o nell’altro bisogna accontentarsi e rinunciare alla visione di alcune scene, anche se importanti per i lettori affezionati.

Questo discorso ben si adatta al quarto film della saga. Harry Potter e il Calice di Fuoco segna sicuramente una svolta; dal quarto capitolo in poi, infatti, la saga inizia a farsi più matura, espandendo il mondo magico oltre i confini di Hogwarts e narrando il difficile passaggio dalla prima adolescenza all’età adulta dei protagonisti.

Sicuramente uno dei film più riusciti della saga, a livello “artistico”, con l’ingresso delle altre scuole partecipanti al torneo Tremaghi e le spettacolari prove ad esso collegate. Al regista va il compito di raccontare questa delicata fase, nonché l’onere e l’onore di portare sul grande schermo la prima vera apparizione di Voldemort. Forse è proprio qui che, a discapito di un film tutto sommato ben riuscito, la narrazione diventa un po’ sofferente; l’arrivo del Signore Oscuro, infatti, non è così spettacolare e terrificante come ci saremmo potuti aspettare, facendo perdere forza alla sceneggiatura.

PROMOSSO

Quarto film

Siete d’accordo con i giudizi espressi nell’articolo? Fateci sapere cosa ne pensate nei commenti e correte a leggere la seconda parte per scoprire cosa ne pensiamo degli altri film della saga!

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Hermione
Hermione

Ingegnere civile, lettrice accanita, potterhead per passione.

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