Tra tutte le creature magiche citate nei libri di Harry Potter, una di sicuro ha avuto una parte di rilievo nella trama: il leggendario rettile gigante conosciuto come Basilisco. Ma come si è passati dalla descrizione della creatura sul libro alla rappresentazione sul grande schermo?
La saga di Harry Potter è colma di creature fantastiche che, in quanto tali, non esistono in natura. La realizzazione di ciascuna di esse richiede pertanto un grande lavoro a tutti i reparti artistici che compongono una troupe cinematografica.
Il basilisco nei libri
“Dei molti, spaventosi animali e mostri che popolano la nostra terra, nessuno è più insolito e micidiale del Basilisco, noto anche come il Re dei Serpenti. Questo serpente, che può raggiungere dimensioni gigantesche e che vive molte centinaia di anni, nasce da un uovo di gallina covato da un rospo. Esso uccide in modo portentoso: oltre alle zanne, che contengono un potente veleno, anche lo sguardo del Basilisco provoca morte istantanea. I ragni fuggono davanti al Basilisco, perché è il loro nemico mortale e il Basilisco fugge solo quando ode il canto del gallo, che gli è fatale.”
Harry Potter e la Camera dei Segreti
Il Basilisco è anche caratterizzato dagli enormi occhi gialli e zanne lunghe quanto la spada di Godric Grifondoro.
Ecco come J.K. Rowling descrive la terribile creatura che vive all’interno della Camera dei Segreti.
Una descrizione che prende spunto dalla mitologia e dai bestiari di tutta Europa.
Il fatto che questa creatura sia caratterizzata solo a grandi tratti, ha lasciato spazio alla fantasia dei disegnatori e del team degli effetti speciali del film “Harry Potter e la camera dei segreti”.
Il disegno del Basilisco
Paul Catling, il principale disegnatore della maggior parte dei personaggi sovrannaturali e dei mostri nei film di Harry Potter, concepì la figura del Basilisco presente nel adattamento cinematografico de “La camera dei segreti”
Il disegno della bestia prevede una configurazione simile a un serpente.
Alcune caratteristiche ricordano i rettili, come la corazza squamata e gli spuntoni ossei che crescono dalla pelle; alcuni tratti dell’aspetto ricordano un drago, come ad esempio la testa.
Nonostante sia un serpente, il Basilisco presenta però delle palpebre funzionanti perché, come specificato dallo stesso autore, c’era la necessità di marcare maggiormente le caratteristiche proprie di un serpente per renderlo più spaventoso.
La realizzazione del Basilisco
La realizzazione vera e propria del Basilisco, fu a cura di Nick Dudman e dalla sua squadra degli effetti speciali, che negli anni hanno collaborato con tutti i film di Harry Potter.
All’inizio, solo la muta del Basilisco doveva essere effettivamente costruita, mentre la leggendaria creatura sarebbe stata inserita digitalmente nel film.
Siccome un’intera scultura era comunque necessaria per modellare su di essa la pelle del serpente, Dudman suggerì di inserire una testa.
Questa sarebbe eventualmente servita come primo piano del modello animatronico.
Gary Pollard guidò la creazione della scultura a grandezza reale, che sarebbe stata la base per il modello della pelle.
La pelle fu realizzata e modellata con diversi strati di schiuma di lattice e un sostegno di polistirolo su una rete.
Per il Basilisco, vennero costruiti due modelli a grandezza reale: uno era un semplice oggetto scenico privo di caratteristiche, utilizzato quando il Basilisco giace privo di vita nella camera; l’altro era una creatura completamente animatronica.
Entrambi i modelli rappresentano circa i primi 9 metri del serpente.
In aggiunta ai modelli del Basilisco, la squadra degli effetti speciali creò una muta di serpente a grandezza reale.
Questa è visibile nelle scene antecedenti l’ingresso di Harry Potter nella Camera dei Segreti.
La muta era costituita di gomma rigida con inserti di vetroresina per darle un’apparenza naturale.
I vari modelli del Basilisco vennero dipinti dal capo pittore Astrig Akserlian, e tutto il processo venne supervisionato da Elaine Cartwright Best e da altri pittori.
Il risultato finale
Alla fine del lavoro, il Basilisco animatronico disponeva di una testa completamente funzionante.
Poteva compiere movimenti in tutte le direzioni; aveva un meccanismo di aperture delle fauci; palpebre mobili, narici e la lingua.
L’interno della bocca del mostro venne scolpito e modellato separatamente rispetto al resto del corpo.
Le zanne della creatura potevano inoltre incastrarsi a cerniera quando la bocca era chiusa.
“Quando guardammo al disegno del serpente sapevamo che dovevamo costruire una specie di struttura plausibile per il corpo. Quando guardai i disegni per quella struttura sul computer dissi “mi sembra una scaletta pieghevole“. Sapevo che avremmo risparmiato un sacco di lavorazione se solo avessimo usato quel tipo di struttura per la maggior parte del corpo del serpente, e così facemmo.”
Nick Dudman
La troupe ha successivamente montato il Basilisco sullo stesso meccanismo utilizzato in precedenza per far muovere Aragog.
La creatura poteva alzare e abbassare la parte superiore del corpo; e poteva anche essere montata su binari che permettevano gli spostamenti.
“Quando costruimmo il Basilisco per Harry Potter e la Camera dei Segreti, realizzammo la testa e le prime 20 spire del corpo. Questo era abbastanza per le inquadrature ravvicinate, ma non c’è modo di realizzare un vero serpente che strisci, lungo più di 20 metri.”
Nick Dudman
Infatti, nell’ultimo film, la troupe ha deciso di creare le immagini del Basilisco avvalendosi del computer e del metodo key frame.
Gli artisti di Framestore a Londra hanno creato le 45 sequenze digitali; l’intero processo di costruzione del Basilisco avvenne invece ai Leavesden Studios, Hertfordshire.
La scelta di realizzare un Basilisco vero e proprio permise di avere maggior realismo nelle scene con la creatura leggendaria.
Nei successivi film della saga si decise di adottare nuovamente quest’idea anche per la realizzazione dell’Ungaro Spinato.