Vi siete mai chiesti chi sono le persone a cui sono dedicati i libri della saga? In questo articolo vi raccontiamo le loro storie e cosa rappresentano per J. K. Rowling.
L’autrice più discussa del momento ha sempre cercato di mantenere il riserbo sulla sua vita privata. Nonostante ciò, come è normale che sia, attraverso le interviste siamo in grado di ricostruire la vita dell’autrice (della quale vi parliamo qui). Grazie alle informazioni raccolte siamo riusciti a risalire a chi sono le persone a cui J. K. Rowling ha scelto di dedicare i libri della saga.
Harry Potter e la Pietra Filosofale
A Jessica che ama i racconti,
ad Anne che li ama anche lei,
a Di, che ha sentito questo per prima.
Il primo libro della saga è dedicato ad alcuni membri della famiglia di J. K. Rowling. In primo luogo, a Jessica, la sua prima, e all’epoca unica, figlia. Jessica Isabel è nata nel 1993 dall’unione tra l’autrice e il reporter portoghese Jorge Arantes col quale, tuttavia, J.K. si separa lo stesso anno dopo solo un anno di matrimonio.
Il volume è dedicato altresì ad Anne, la madre di J.K.. La donna, alla quale era stata diagnosticata negli anni 80 la sclerosi multipla, è morta nel 1990 per complicanze legate alla malattia. In memoria di sua mamma, nel 2013, l’autrice ha fondato una Clinica neurologica riabilitativa a Edimburgo. La “Di” a cui fa riferimento la Rowling è il diminutivo di Dianne, sua sorella. Come si evince dalla dedica, Dianne è stata la prima persona a conoscere Harry.
Harry Potter e la Camera dei Segreti
A Sean P. F. Harris,
artista della fuga e amico dei temporali.
Sean Harris è un amico d’infanzia di J. K.. I due si sono conosciuti a scuola, precisamente al Wyedean Comprehensive a Chepstow nel Galles. L’autrice si era appena trasferita nella cittadina e, oltre a non avere amici, la situazione economica della sua famiglia era disastrosa. Racconta che Sean le è stato accanto ed è stato anche la prima persona a cui ha rivelato il suo sogno nel cassetto: scrivere libri.
Sean è fondamentale per il libri di Harry Potter poiché ha ispirato uno dei suoi protagonisti: Ron Weasley. J. K. racconta che ai tempi della scuola Sean aveva un’auto con la quale i ragazzi potevano andare in giro senza dipendere dai genitori. L’auto in questione, peraltro, era di un modello e un colore che appare subito familiare ai fan della saga: una Ford Anglia di colore turchese e bianco.
Quell’auto significava libertà e non dover più chiedere passaggi a mio padre, che è la cosa peggiore per una ragazzina che vive in un paese di campagna. Alcuni dei ricordi più felici dei miei anni da ragazza sfrecciano nel buio della macchina di Sean.
Ricordando uno degli episodi iniziali della Camera dei Segreti, proprio il volume dedicato all’amico, l’autrice aggiunge:
Harry è stato salvato da quell’auto, proprio come l’auto mi ha salvata dalla noia.
Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban
A Jill Prewett e Aine Kiely,
le madrine dello swing.
Sulle due donne a cui è dedicato il terzo volume della saga abbiamo pochissime informazioni. Sappiamo solo che erano coinquiline di J.K. nell’appartamento in cui la donna abitava quando viveva in Portogallo. Il riferimento allo swing deriva dal fatto che le tre amiche frequentavano molto spesso un locale chiamato Swing. I fan più attenti avranno notato, inoltre, che Prewett è anche il cognome di una delle famiglie appartenenti all’Ordine della Fenice.
J.K. Rowling ha vissuto in Portogallo dal 1991 al 1993, anni in cui aveva già iniziato a scrivere Harry Potter. Uno dei luoghi dove scriveva è proprio a Porto: il Majestic Cafè, ubicato in Rue Santa Caterina, che l’autrice definisce “il più bel cafè dove abbia mai scritto”. Se siete curiosi di conoscere tutti i luoghi in cui è stato scritto i libri Harry Potter cliccate qui.
Harry Potter e il Calice di Fuoco
A Peter Rowling. In memoria del signor Ridley e a Susan Sladden, che ha aiutato Harry a uscire dall’armadio.
Harry Potter e il Calice di Fuoco è dedicato, in primis, a Peter Rowling, il padre dell’autrice. Come dichiarato da J. K. alla rivista New Yorker nel 2012 il rapporto tra i due non è facile. Padre e figlia, infatti, non si parlano dal 2003. L’autrice rivela che i rapporti erano già chiusi quando Peter Rowling decide di vendere alcune prime edizioni dei libri della saga. Tra queste vi era proprio una copia del Calice di Fuoco che la Rowling aveva regalato a Peter per la festa del Papà nel 2000 con la dedica “Con tanto amore, dalla tua primogenita”. Il volume è stato venduto per 48.000 dollari.
Sulle altre due persone a cui è dedicato il libro ci sono pochissime informazioni, peraltro mai confermate dall’autrice. Mr. Ronald Ridley parrebbe essere un amico di famiglia di J.K. che avrebbe dato il nome a Ronald Weasley. Non si sa chi sia Susan Sladden e come abbia “aiutato Harry a uscire dall’armadio”. Alcuni ipotizzano che si tratti di un’amica J.K. che spesso faceva da baby sitter alla piccola Jessica consentendo all’autrice di dedicarsi alla scrittura.
Harry Potter e l’Ordine della Fenice
A Neil, Jessica e David
rendono magico il mio mondo.
J.K. Rowling dedica il quinto volume della saga al suo secondo marito Neil Murray. La coppia si è sposata nel 2001 e i due stanno ancora felicemente insieme. Oltre alla sua già menzionata primogenita Jessica, il libro è anche dedicato al suo secondo figlio, David Gordon, nato dalla relazione con Murray nel 2003.
Harry Potter e il Principe Mezzosangue
A Makenzie,
la mia bella figlia.
Dedico il suo gemello di carta e inchiostro.
Il sesto volume della saga è dedicato alla terza figlia di J. K.: Mackenzie Jane, nata nel 2005. A quanto pare il libro è stato sviluppato e scritto nel corso della gravidanza per essere poi finito quasi in concomitanza con la nascita della bambina. Per questo motivo la Rowling lo definisce nella dedica il “gemello di carta e inchiostro” di Mackenzie.
Harry Potter e i Doni della Morte
La dedica di questo libro è divisa in sette modi:
a Neil,
a Jessica,
a David,
a Kenzie,
a Di,
ad Anne,
e a te, se sei rimasto con Harry fin proprio alla fine.
Questa è sicuramente la dedica più famosa dei sette volumi. Oltre alla sua famiglia, e quindi il marito, i tre figli, la madre e la sorella, la Rowling dedica il libro a tutti gli appassionati della saga che sono rimasti con Harry fino all’ultimo capitolo. Sappiamo, inoltre, che profondo significato abbia nella storia la “fine” e siamo sicuri che abbia scaldato il cuore dei lettori leggere questa dedica prima di scoprire la conclusione di questa saga immortale.
Inoltre, non vi ricorda qualcosa l’ultima frase della dedica? È proprio quella che, ovviamente, ha ispirato il nome della pagina e del sito. Possiamo ben dire di essere rimasti con Harry fino alla fine e oltre.
Ecco svelati tutti i misteri dietro i protagonisti delle dediche che troviamo nei libri della saga. Eravate a conoscenza di queste storie? Cosa avete provato nel leggere per la prima volta l’ultima dedica rivolta a tutti noi?
Fatecelo sapere con un commento!