Sulla scia degli scandali hollywoodiani che stanno coinvolgendo decine di persone tra attori, registi e produttori cinematografici, anche Alison Sudol – l’interprete di Queenie in Animali Fantastici – ha voluto raccontare la sua non così bella esperienza agli albori della sua carriera. Vediamo insieme cosa è successo.
Il ciclone Weinstein è più scatenato che mai e, a un mese di distanza, non smette di mietere vittime. Tra le tante star che hanno dichiarato abusi e violenze da parte di produttori o registi si aggiunge anche Alison Sudol, la nostra Queenie, che ha dato un ulteriore testimonianza. Il suo caso si può isolare dagli tutti gli altri in quanto non riguarda la sua carriera da attrice, ma quella da musicista. Tramite un lungo video in diretta della durata di mezz’ora su Instagram, la Sudol ha raccontato direttamente ai fan quello che le è successo agli albori della sua esperienza musicale.
All’epoca dei fatti Alison aveva diciotto anni, età in cui la sua carriera musicale cominciò. La Sudol racconta che, dopo vari live in giro per i bar, un produttore – di cui non menziona mai il nome – la notò e insieme cominciarono a registrare musica.
“Inizialmente sembrava andare tutto bene. Eravamo in sintonia e registravamo musica”.
Fino a qui tutto bene, ma dopo alcuni mesi le cose cominciarono a cambiare. La persona in questione infatti, secondo la Sudol, avrebbe iniziato ad avere atteggiamenti strani con lei. Per esempio cercava di prenderle la mano, o accarezzarle le gambe.
“Io ho sempre detto di no. Non volevo. Era successo anche davanti alla mia famiglia e gli avevo fatto un discorso davanti a tutti. Era anche un modo per avvisare i miei genitori”
Nonostante questo però l’attrice continuò comunque a produrre musica con lui. Questo perché secondo lei era in grado di gestire la situazione e riteneva che, finché lei lo rifiutava, non ci sarebbero stati grossi problemi.
“La cosa che mi dava più fastidio era che si giustificava dicendo che era necessario comportarsi come una coppia affinché ci fosse la giusta alchimia per produrre musica. Ma io ovviamente non gli credevo. Per lavorare bene insieme non è necessario. E se a qualcuno di voi è stato detto qualcosa di simile, non credetegli”
A questo punto Alison inizia a raccontare del giorno che le cambiò la vita per sempre:
“Era pieno giorno. Io indossavo una maglietta e dei jeans. Stavamo registrando insieme della musica quando a un certo punto lui si alza dalla sedia, mi si avvicina e senza dire niente si è preso ciò che voleva. Io ho provato a divincolarmi, a mandarlo via, ma ero completamente immobilizzata. Alla fine appena ho potuto sono scappata e mi sono chiusa in macchina”.
Alison, nel video completamente in lacrime, ha raccontato le difficoltà che ha avuto in seguito a questo episodio: le persone che invece di aiutarla l’hanno abbandonata, la sua chiusura interiore. Ciò l’avrebbe indotta a convincersi che, forse, le cose che il produttore le aveva detto sull’essere in sintonia per produrre buona musica, non fossero del tutto sbagliate.
” Così iniziai a stare al suo gioco per autoconvincermi di ciò. Pochissimo tempo dopo realizzai che non potevo sottostare a lui, nemmeno per la mia carriera musicale. Così lasciai lui e il nostro progetto. Lui diventò una iena”.
Nel frattempo aveva incontrato anche un altro produttore musicale:
” Per cui cominciai a lavorare con lui, ma poco dopo anche lui iniziò ad avere gli stessi atteggiamenti dell’altro. Ovviamente non potevo reggere una seconda volta una pressione psicologica di questo tipo. Cominciai anche a pensare che il problema non fossero loro ma il mio aspetto fisico. Così cominciai a mangiare e ingrassare. ‘Almeno così nessuno sarà attratto da me e potrò fare carriera tranquillamente’. Poi col tempo fortunatamente ho iniziato a stare meglio e a tornare al mio peso giusto”.
Ma Alison non si è soltanto sfogata sui suoi spettatori di Instagram:
” Diversi anni dopo quanto accaduto ho parlato direttamente alle due persone interessate, per fargli capire quanto i loro atteggiamenti mi avessero danneggiata mentalmente. Loro non hanno potuto fare altro che scusarsi, ma anche le loro scuse risultavano viscide. Uno dei due addirittura, dopo essersi scusato infinite volte, mi ha chiesto se volevo che lui mi desse un bacio sulla bocca. Ovviamente ho girato i tacchi e me ne sono andata”.
Oggi Alison si dice molto più rilassata e felice:
“Ora mi sento felice. Sono circondata da persone che mi amano e che mi rispettano, mi ritengo molto fortunata”.
E noi non potremmo che essere felici per lei, e le auguriamo ogni bene.
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